Oggi inizia l'anno teocratico, perciò occorre organizzarsi bene. Ecco due ausili:
Se lo desiderate, condividete pure le vostre elaborazioni!
La causa nel corso degli anni è stata rigettata in primo e in secondo grado e adesso la Suprema Corte deciderà se alla famiglia spetta il risarcimento oppure no. Nel frattempo la speranza è che la la figlia “indesiderata” non conosca la sua reale storia, che non sappia che la sua nascita è stata vissuta dai genitori non come un momento di gioia ma come una disgrazia.