All'epoca del terremoto in Emilia Romagna ricevetti questa mail, a dir la verità "frammentaria"
2 Sale del Regno inagibili, quella di Cavezzo e quella di Mirandola.
36 famiglie di fratelli sono state costrette a chiedere
ospitalità per la prima notte e le successive, la risposta è stata
immediata con l’offerta di 136 alloggi, come vedi molto al di sopra
della richiesta.
I fratelli quando sono chiamati in causa sono molto generosi e si danno da fare.
Siccome il terremoto è avvenuto alle 4
del mattino e ci ha sorpreso nel sonno, ora tutti abbiamo il terrore di
andare a dormire e penso che per molti giorni avremo notti agitate.
Il terremoto ha fatto 6 morti e provocato il crollo di molti vecchi edifici.
Le chiese e i castelli in primis, ma anche la quasi totalità dei fienili è crollata.
La zona è a carattere fortemente agricolo e il fienile è
ancora quello in mattoni di 50 anni fa quando le case erano senza
fondamenta ovvero costruite appoggiate al terreno. Questi fienili oggi
sono utilizzati come deposito di macchinari per cui le aziende agricole
hanno subito ingenti danni.
Nelle zone terremotate ormai siamo arrivati a 5000 sfollati e solo oggi ci sono state
più di 30 scosse di assestamento fra piccole e grandi. Sono stati evacuati gli ospedali di
Mirandola e Finale Emilia così che l'ospedale più vicino e quello di Carpi a 20 Km.
La zona di Mirandola è ricca di capannoni industriali in quanto lì c'é il comparto
biomedicale che fornisce attrezzature mediche in tutto il mondo. Un po’ più in là di Finale Emilia c'è il confine provinciale di Modena e si entra in provincia di Mantova.
Lì nel mantovano ci sono i grandi depositi di stoccaggio del parmigiano reggiano.
300.000 forme di parmigiano reggiano e grana sono andate distrutte nei crolli e il settore
agroalimentare nella zona è in ginocchio. Sono crollati alcuni grandi allevamenti di maiali
e molti animali sono morti, con tutto quello che ne consegue per lo smaltimento delle carcasse.
E’ crollata anche una fabbrica di ceramica che dava lavoro a 300 famiglie.
Dopo questi fatti si pensa che migliaia rimarranno senza
lavoro, perché a causa della crisi le aziende hanno le casse esauste e
non è detto abbiano in cassa fondi sufficienti per riprendersi in breve
tempo.
Altro fatto poco noto i paesi S. Biagio e S. Carlo. Questi
paesi sono quasi sulla perpendicolare dell'epicentro. A causa dello
sballottamento (terremoti sussultorio e poi
ondulatorio ) i due paesi sono sprofondati di 30 cm, mentre la falda
acquifera sottostante è schizzata fuori da tutti i buchi inondando i
paesi con uno strato di melma nera alta 30 cm.
La cosa che lascia interdetti gli "esperti" è che queste zone
erano state dichiarate a basso rischio sismico, tanto che da Roma
avevano dato il consenso a mettere lì sotto nel terreno il più grande
deposito sotterraneo di stoccaggio di gas naturale d'Europa.
Normalmente nel resto del mondo questo si fa riutilizzando
pozzi di petrolio esauriti e quindi naturalmente sicuri. A Rivara invece
ci sono solo strati di argilla pieni d'acqua. L'operazione consisteva
nel tirare via l'acqua e pompare nei vuoti il gas.
Il deposito sarebbe stato costruito dalla britannica ERG
tramite la "ERG Rivara Storage" su un area di 64 Km quadrati
comprendenti i paesi di San Felice, Mirandola, Finale Emilia,
Camposanto e Medolla. La popolazione si è opposta in tutte le maniere,
ma se ERG l'avesse spuntata oggi forse staremmo a spegnere gli effetti
di un esplosione gigantesca in grado di arrivare a friggere Modena,
Ferrara e Mantova visto che un terzo dello sciame sismico di questi
giorni in quei luoghi ha epicentro entro i 2 Km di profondità e più
della metà entro i 5 km.
Sarebbe stato un clamoroso esempio di come "uomo governa l'uomo a suo danno".
Questo per ora e tutto.
Saluti, R.
Questi invece sono fatti