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2007-2015: Scrigno dei Tesori anno 9 !

Cari amici, arrivati all'anno 10... sentiamo il bisogno di una pausa. La promessa è stata mantenuta ("Almeno un post al giorno") ed ora c'è il meritato riposo.

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giovedì 6 novembre 2014

Creazione o evoluzione? - 2


(Ebrei 3:4) ...Naturalmente, ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito tutte le cose è Dio.

"Perchè io credo in colui che ha fatto il mondo"
di Antonino Zichichi 
Ed. il Saggiatore

E' opinione comune che le leggi dell'universo scoperte dalla scienza siano in conflitto con quelle imperscrutabili di Dio. La contrapposizione tra fede e scienza rappresenta uno dei dilemmi più laceranti del nostro tempo; un dramma che conobbe il suo primo controverso atto con Galileo Galilei.
Zichichi, smentisce e ribalta tale contrapposizione: "Non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata al fine di mettere in dubbio o di negare l'esistenza di Dio" 
Proprio Galilei, scopritore del principio d'inerzia, della relatività e delle prime leggi che reggono il creato, era credente e considerava la scienza uno straordinario strumento per svelare i segreti di quella natura che porta le impronte di Colui che ha fatto il mondo. E credenti erano Maxwell e Planck, due padri della fisica contemporanea, uomini che hanno scoperto nuovi orizzonti sulle leggi dell'universo grazie allo studio di particelle infinitamente piccole; tanto piccole da non poter contenere traccia né di angeli né di santi, e da non poter quindi avallare, apparentemente, alcuna spiegazione razionale dell'esistenza del divino.
Le conquiste della scienza non oscurano le leggi divine, ma le rafforzano, contribuendo a risvegliare lo stupore e l'ammirazione per il meraviglioso spettacolo del cosmo, che va dal cuore di un protone ai confini dell'universo.
Nessuna scoperta scientifica ha messo in dubbio l'esistenza di Dio. 
La scienza è fonte di valori che sono in comunione, non in antitesi con l'insegnamento delle Sacre Scritture, con i valori quindi della Verità Rivelata.
Né la Scienza né la Logica permettono di concludere che Dio non esiste.
Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede. Chi sceglie l'Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla. 
Si potrebbe obiettare: dal momento in cui risulta impossibile arrivare a Dio tramite scoperta di Logica Matematica o per via di una scoperta scientifica né Logica né scienza possono essere più invocate per arrivare all'atto di Fede. Tutto ciò è esatto. Infatti la fede è un dono di dio. Corroborata però dall'atto di Ragione nel Trascendente.
Si rifletta comunque un po'. La Logica Matematica e la Scienza sono attività intellettuali che operano nell'Immanente.
Se fosse possibile dimostrare l'esistenza di Dio per via di un rigoroso procedimento di Logica matematica, Dio sarebbe l'equivalente di un teorema matematico. 
Se fosse possibile dimostrare l'esistenza di Dio per via di una serie di ricerche rigorosamente scientifiche, Dio sarebbe l'equivalente di una grande scoperta scientifica. 
Se ciò fosse possibile, l'uomo sarebbe in grado di arrivare al teorema supremo: la dimostrazione matematica dell'esistenza di Dio. 
Ovvero la più straordinaria di tutte le scoperte scientifiche: la scoperta di Dio. 
Teorema e scoperta oltre le quali non potrebbe esserci nient'altro. Sia la ricerca matematica sia quella scientifica hanno invece una proprietà fondamentale in comune. Ogni scoperta apre nuovi orizzonti. Concetti mai prima immaginati, Colonne e Forze di cui nessuno era riuscito a fantasticare l'esistenza, si presentano agli occhi del ricercatore come tappe di un cammino apparentemente senza fine. 
Colui che ha fatto il mondo queste cose le conosce. Solo un Suo pari potrebbe saperne altrettanto. 
Noi siamo miseri mortali: fatti sì, a sua immagine e somiglianza. Privi però della Sua potenza intellettuale. Ecco perché io penso che noi non sapremo mai tutta la Matematica né tutta la Scienza. C'è un aspetto della realtà in cui viviamo che mi affascina in modo particolare: il cammino senza soste, l'ascesa continua, nello studio della Logica Matematica e della Scienza. Ciò è possibile grazie all'intelletto che ci ha voluto dare Colui che ha fatto il mondo. 
E' un privilegio straordinario essere stati invitati al tavolo della ragione che opera l'Immanente e nel Trascendente. Attorno a quel tavolo noi siamo seduti, desiderosi di apprendere, non di cacciar via Colui che ci ha invitati. Il tavolo della ragione permette però all'uomo di riflettere sul Trascendente e sull'Immanente. Ed ecco dove l'atto di Fede, che è dono di Dio, si coniuga con l'atto di Ragione. Infatti la Ragione è dono di Dio. 

Antonino Zichichi




1 commento:

Unknown ha detto...

Mi viene in mente la scrittura di Ecclesiaste 3:11 che l'uomo,anche quando sarà perfetto non arriverà mai ha conoscere completamente ciò che disse anche l'apostolo Paolo in romani 11:33-36 della profondità e grandezza della sapienza di Geova. Ma ringrazio Geova Dio che mi ha fatto conoscere ciò che mi serve ora per continuare a vivere per adorarlo. Questo lo dovrebbero fare sia dott.Veronesi che lo scienziato Zichichi, ovviamente con umiltà!!!ti ringrazio sempre di cuore per tutto ciò che mi invii.un caro bacio sorella in fede BB