PRIMA PAGINA

2007-2015: Scrigno dei Tesori anno 9 !

Cari amici, arrivati all'anno 10... sentiamo il bisogno di una pausa. La promessa è stata mantenuta ("Almeno un post al giorno") ed ora c'è il meritato riposo.

E ALLORA? E' tutto finito? ma no, no... leggi QUI...

NB I contenuti di questo sito resteranno disponibili per circa 9 mesi, fino a fine estate*. I post resteranno comunque, anche dopo l'estate, ma gran parte dei collegamenti agli allegati non funzionerà più. Scaricate pure tutto quello che volete finchè sarà possibile farlo (ad esempio, tutti i post sull'adunanza annuale 2015 sono qui)

* Cancellazione contenuti prevista per domenica 11 settembre 2016 - ULTIMA DATA


martedì 13 gennaio 2015

"Ma i Testimoni di Geova non sono una setta"







08 gennaio 2015

Ma i Testimoni di Geova non sono una setta

Io e la mia famiglia siamo vostri interessati lettori da diversi anni, sia dell'edizione cartacea che, più recentemente, dell'edizione on line. Svolgo la mia professione di medico e da alcuni anni e ho sempre considerato "L'Espresso" una voce importante ed autorevole del giornalismo italiano d'inchiesta e d'opinione, rappresentativo di un sentimento di libertà e indipendenza nonché un esempio di rispetto per le persone. Lo stesso Gruppo L'Espresso nella sua mission afferma di avere una grande responsabilità nella formazione di valori etici e morali del proprio pubblico, così come di offrire prodotti editoriali di qualità elevata. Tutto questo a mio parere è stato osservato compiutamente, motivo per cui ho sempre apprezzato il settimanale fino al 7 gennaio 2015, momento in cui è apparso l'articolo sull'edizione Online "Sette e santoni crescono, le istituzioni tacciono".

In tale pagina è affiancato il nome della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova con episodi tra i più turpi e negativi che si possano immaginare, come la disgregazione delle famiglie, senza peraltro dare reale contezza del fenomeno, e additare la confessione religiosa presente ormai da un secolo nel nostro paese, come una setta che perpetua abusi psicologici che avrebbe, secondo un sedicente fuoriuscito, legami politici altolocati.

Sono stato negativamente sorpreso, per non dire disgustato, dal fatto che un' Autorevole rivista come la vostra non abbia verificato l'attendibilità delle informazioni contenute nell'articolo prima di pubblicarle, sarebbe stato sufficiente accedere al sito ufficiale della ongregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, ente religioso morale riconosciuto dallo Stato Italiano ormai da decenni, www.jw.org, per avere risposta alle più elementari domande e non essere, come mi pare sia accaduto, strumento di facili pregiudizi ancora evidentemente comuni nel nostro paese.

I testimoni di Geova non sono una setta ma una religione Cristiana, i loro principi sono basati sullo studio della Bibbia e cercano nella loro vita di attenervisi. Non sono una setta pericolosa, ma praticano una religione che reca beneficio a loro stessi e alla comunità nella quale vivono. Per esempio l' opera che compiono ha aiutato molti a liberarsi da tossicodipendenza, alcolismo e altri vizi. Inoltre, grazie a corsi di alfabetizzazione, insegnano a migliaia di persone in tutto il mondo a leggere e a scrivere. Nella stessa maniera partecipano a operazioni di soccorso in caso di calamità. Proprio come comandò Gesù, aiutano gli altri.

I Testimoni di Geova, contrariamente a quanto scritto, amano in modo particolare la famiglia e ritengono di primaria importanza i vincoli familiari, anche e sopratutto, fra persone di fede diversa, come è stato rilevato dalla corte Europea dei diritti umani.

In merito alla velata denuncia di "amicizie" politiche faccio rilevare che, nonostante la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova in Italia sia composta da circa mezzo milione di cittadini italiani essa è al momento esclusa dai benefici economici dell' 8 per mille, al contrario di altre confessioni con un numero di aderenti molto più ristretto. L'opera internazionale dei Testimoni di istruzione biblica, non quindi un'opera di costrizione, è infatti sostenuta economicamente con altri mezzi.

Sono certo che il vostro settimanale, ma soprattutto i suoi lettori e il nostro paese, meriti un'informazione più attenta su questo argomento, scevra dai pregiudizi e sensazionalismi pericolosi alla nostra società, già di per sé particolamente agitata in questi anni.

Spero e credo vorrete rettificare quanto apparso nell'articolo citato, confermando ancora una volta l'autorevolezza della vostra testata.

Salutandovi caramente porgo i miei più cordiali saluti


Dott. Matteo Bolcato

articolo originale: http://precisoche.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/01/08/ma-i-testimoni-di-geova-non-sono-una-setta/ 

 

Nessun commento: