GORIZIA. L'IMPORTANZA DELLA MEMORIA E IL VALORE DELLA DIVERSITà
Una giornata per celebrare le vittime dell'Olocausto
martedì 05 febbraio 2008 , di Il Messaggero Veneto
Una giornata per celebrare le vittime dell'Olocausto
martedì 05 febbraio 2008 , di Il Messaggero Veneto
Nonostante l'Italia sia gravata dai problemi interni come i rifiuti di Napoli, le controversie con la Chiesa cattolica e la recente caduta del governo, il Paese riesce sempre a trovare una giornata per ricordare. Il giorno 27 gennaio 2008 si è celebrata come ogni anno "La giornata della memoria" in ricordo di tutte quelle persone che hanno perso la vita solo perché avevano un opinione diversa da quella di un dittatore o perché non erano ariani.
Come ogni anno Rai e Mediaset hanno dedicato spazi a trasmissioni e film che trattavano questo argomento.
E' importante ricordare che morirono non solo gli ebrei ma anche gli zingari (Rom e Sinti identificati con un triangolo marrone cucito sul petto), gli oppositori politici, i portatori di handicap uccisi dal programma T4 chiamato anche eutanasia, gli omosessuali (soprattutto ariani e colpevoli di rovinare la razza tedesca), le lesbiche, i delinquenti comuni gli immigrati e i testimoni di Geova.
Questi ultimi furono tra i primi ad essere rinchiusi nei campi di concentramento e prima che arrivassero gli ebrei polacchi e gli altri prigionieri costituivano già il 5-10% dei detenuti .
Portavano un triangolo viola al petto. A loro spettava un trattamento "speciale". Formavano una categoria a parte infatti venivano trattati con particolare crudeltà dalle SS che li costringevano con una dichiarazione a rinnegare la loro fede per poter riconquistare la libertà.
Tutte le misure più drastiche non servirono né a bloccare la loro attività né le loro iniziative. Morirono in gran numero e 200 furono persino decapitati in quanto obbiettori di coscienza. Hitler stesso dichiarò in un suo discorso: «Questa genia deve essere eliminata dalla Germania» ma loro non cedettero.
Lo sterminio nazista è stato il tema dell'assemblea d'istituto tenutasi il 29 gennaio all'istituto Caterina Percoto dove alcuni ragazzi hanno portato dei filmati in cui ognuno di loro si immedesimava in un ragazzo appena tornato da un campo di concentramento o in un ragazzo affetto da malattie mentali sottoposto al programma T4.
Abbiamo visto anche un documentario realizzato nel campo di concentramento di Dachau (a nord di Monaco di Baviera) e ascolato l'esperienza di un uomo sopravvissuto a questo terribile campo che percorse più di 500 km a piedi per tornare a Udine e oggi è rappresentante di un'associazione di sopravvissuti ai lager.
A noi non rimane che ricordare tutti coloro che sono morti sia nei campi nazisti sia in quelli comunisti soltanto per il loro pensiero, i loro ideali, il loro credo, o più semplicemente per la loro appartenenza a un popolo o a un gruppo.
Jessica Di Lenardo
classe 3ª DL
Liceo linguistico Percoto
Come ogni anno Rai e Mediaset hanno dedicato spazi a trasmissioni e film che trattavano questo argomento.
E' importante ricordare che morirono non solo gli ebrei ma anche gli zingari (Rom e Sinti identificati con un triangolo marrone cucito sul petto), gli oppositori politici, i portatori di handicap uccisi dal programma T4 chiamato anche eutanasia, gli omosessuali (soprattutto ariani e colpevoli di rovinare la razza tedesca), le lesbiche, i delinquenti comuni gli immigrati e i testimoni di Geova.
Questi ultimi furono tra i primi ad essere rinchiusi nei campi di concentramento e prima che arrivassero gli ebrei polacchi e gli altri prigionieri costituivano già il 5-10% dei detenuti .
Portavano un triangolo viola al petto. A loro spettava un trattamento "speciale". Formavano una categoria a parte infatti venivano trattati con particolare crudeltà dalle SS che li costringevano con una dichiarazione a rinnegare la loro fede per poter riconquistare la libertà.
Tutte le misure più drastiche non servirono né a bloccare la loro attività né le loro iniziative. Morirono in gran numero e 200 furono persino decapitati in quanto obbiettori di coscienza. Hitler stesso dichiarò in un suo discorso: «Questa genia deve essere eliminata dalla Germania» ma loro non cedettero.
Lo sterminio nazista è stato il tema dell'assemblea d'istituto tenutasi il 29 gennaio all'istituto Caterina Percoto dove alcuni ragazzi hanno portato dei filmati in cui ognuno di loro si immedesimava in un ragazzo appena tornato da un campo di concentramento o in un ragazzo affetto da malattie mentali sottoposto al programma T4.
Abbiamo visto anche un documentario realizzato nel campo di concentramento di Dachau (a nord di Monaco di Baviera) e ascolato l'esperienza di un uomo sopravvissuto a questo terribile campo che percorse più di 500 km a piedi per tornare a Udine e oggi è rappresentante di un'associazione di sopravvissuti ai lager.
A noi non rimane che ricordare tutti coloro che sono morti sia nei campi nazisti sia in quelli comunisti soltanto per il loro pensiero, i loro ideali, il loro credo, o più semplicemente per la loro appartenenza a un popolo o a un gruppo.
Jessica Di Lenardo
classe 3ª DL
Liceo linguistico Percoto
Nessun commento:
Posta un commento