08 gennaio 2015
Ma i Testimoni di Geova non sono una setta
In tale pagina è affiancato il nome della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova con episodi tra i più turpi e negativi che si possano immaginare, come la disgregazione delle famiglie, senza peraltro dare reale contezza del fenomeno, e additare la confessione religiosa presente ormai da un secolo nel nostro paese, come una setta che perpetua abusi psicologici che avrebbe, secondo un sedicente fuoriuscito, legami politici altolocati.
Sono stato negativamente sorpreso, per non dire disgustato, dal fatto che un' Autorevole rivista come la vostra non abbia verificato l'attendibilità delle informazioni contenute nell'articolo prima di pubblicarle, sarebbe stato sufficiente accedere al sito ufficiale della ongregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, ente religioso morale riconosciuto dallo Stato Italiano ormai da decenni, www.jw.org, per avere risposta alle più elementari domande e non essere, come mi pare sia accaduto, strumento di facili pregiudizi ancora evidentemente comuni nel nostro paese.
I testimoni di Geova non sono una setta ma una religione Cristiana, i loro principi sono basati sullo studio della Bibbia e cercano nella loro vita di attenervisi. Non sono una setta pericolosa, ma praticano una religione che reca beneficio a loro stessi e alla comunità nella quale vivono. Per esempio l' opera che compiono ha aiutato molti a liberarsi da tossicodipendenza, alcolismo e altri vizi. Inoltre, grazie a corsi di alfabetizzazione, insegnano a migliaia di persone in tutto il mondo a leggere e a scrivere. Nella stessa maniera partecipano a operazioni di soccorso in caso di calamità. Proprio come comandò Gesù, aiutano gli altri.
I Testimoni di Geova, contrariamente a quanto scritto, amano in modo particolare la famiglia e ritengono di primaria importanza i vincoli familiari, anche e sopratutto, fra persone di fede diversa, come è stato rilevato dalla corte Europea dei diritti umani.
In merito alla velata denuncia di "amicizie" politiche faccio rilevare che, nonostante la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova in Italia sia composta da circa mezzo milione di cittadini italiani essa è al momento esclusa dai benefici economici dell' 8 per mille, al contrario di altre confessioni con un numero di aderenti molto più ristretto. L'opera internazionale dei Testimoni di istruzione biblica, non quindi un'opera di costrizione, è infatti sostenuta economicamente con altri mezzi.
Sono certo che il vostro settimanale, ma soprattutto i suoi lettori e il nostro paese, meriti un'informazione più attenta su questo argomento, scevra dai pregiudizi e sensazionalismi pericolosi alla nostra società, già di per sé particolamente agitata in questi anni.
Spero e credo vorrete rettificare quanto apparso nell'articolo citato, confermando ancora una volta l'autorevolezza della vostra testata.
Salutandovi caramente porgo i miei più cordiali saluti
Dott. Matteo Bolcato
articolo originale: http://precisoche.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/01/08/ma-i-testimoni-di-geova-non-sono-una-setta/
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