Traendo spunto da un blog segnalato in prima pagina (TdGNews), pubblico per intero una notizia degli ultimi giorni che mostra il bassissimo livello di certi "articoli", in questo caso con un lieto fine
Un 19enne di San Marino, affetto da leucemia, è ricoverato al Sant'Orsola di Bologna. Respinge la trasfusione perché nel testo sacro dei testimoni di Geova è scritto che solo così entrerà nel regno degli eletti. La denuncia di un gruppo di genitori: "I famigliari hanno creato un cordone impenetrabile, aiutateci"
Secondo il credo dei testimoni di Geova, i fedeli non possono ricevere sangue altrui. Per questo il ragazzo nega la trasfusione che potrebbe permettergli di continuare a vivere. "I famigliari - è scritto nell'appello, di cui sono portavoce Massimo Rosti e Liliana Righi - insieme ai rappresentanti del regno, hanno formato un cordone impenetrabile che non permette ai parenti di altro credo o atei di poter parlare con il ragazzo, per poterlo convincere a ricevere la trasfusione per esigenze mediche".
La religione si intreccia alla salute e alla medicina, e al momento spinge il giovane a rifiutare le cure, perchè, come è scritto nel testo sacro, solo così "entrerà fra i 144mila eletti del regno". ''Agli 'amicì del regno, che in questo momento gli sono vicini, che si rendano conto - prosegue l'appello - che il mondo degli eletti può attendere, che qualcuno faccia intercedere queste persone per tentare di salvarlo, perché comunque la guarigione da questa malattia non è sempre certa! Ma è giusto provarci fino in fondo''.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/10/15/news/rifiuta_le_cure_perch_testimone_di_geova_appello_per_salvargli_la_vita-8099132/
LA RISPOSTA DEL NOSTRO FRATELLO
“Lettera al Direttore del sito web San Marino Notizie.
Egregio Direttore,
Mi chiamo Matteo Felici e sono il “19enne Testimone di Geova ricoverato al Sant’Orsola di Bologna”. Le scrivo in quanto, involontario protagonista della vicenda da voi pubblicata sul Vs sito il 14 ottobre u.s., ritengo opportuno chiarire la mia posizione. A differenza di quanto affermato da alcuni, tengo a precisare che il forte attaccamento che nutro per la vita mi ha portato a scegliere di curarmi in una struttura di eccellenza quale il Sant’Orsola di Bologna dove lo staff medico ha valutato le mie reali condizioni di salute. Sono state disposte opportune cure e sono state adottate mirate strategie terapeutiche rivelatesi al momento efficaci, premiando così gli sforzi e l’impegno dell’equipe medica che mi sta seguendo.
Comprendo le preoccupazioni palesate da alcuni, sono pienamente cosciente che la malattia che sto affrontando non è “una passeggiata” ma confido pienamente nel buon esito delle terapie in corso. I desideri espressi da molti non collidono con il mio desiderio di vivere, tuttavia mi rammaricano le affermazioni pubblicate volte a giudicare severamente le mie scelte, anche in campo religioso. Trovo tutto questo inopportuno, specie tenuto conto del momento delicato che sto affrontando.
Comunque, il mio stato di salute è in netto miglioramento e confido quanto prima di poter tornare agli affetti della mia famiglia e a quello dei miei amici. Sto combattendo contro la leucemia, malattia devastante e dall’esito non sempre positivo, ma non intendo affatto arrendermi e con l’aiuto dei medici del Sant’Orsola sono certo di uscirne vincitore.
La ringrazio per l’attenzione che fino ad ora mi ha riservato e con l’occasione le porgo i miei saluti”.
Firmato
- Matteo Felici –
Questo articolo è stato pubblicato sul sito SanMarinoNotizie, in data 15 ottobre 2010, rubrica Attualità (www.sanmarinonotizie.com)
Caro fratello Matteo, Tu dimostri una fede senza compromessi, una fede che opera anche in condizioni difficili, una fede che ti sta sorreggendo in questa dura battaglia con la tua grave patologia. In un mondo nel quale credere in Dio e fare la Sua volontà a qualsiasi costo sembra non essere così indispensabile, può diventare difficile per chi non è Testimone di Geova comprendere perchè tu vuoi, in linea con la tua coscienza, osservare il comando di Dio 'astenetevi dal sangue' (Atti 15:29) a tutti i costi. Certo, desidereresti giustamente il rispetto della libertà legalmente garantita, la tua scelta terapeutica e del momento delicato che stai attraversando. A prescindere da ciò che mediaticamente verra detto, sappi che per noi sei davvero straordinario col tuo fulgido esempio di perseveranza che ci incoraggia a vivere questa vita, così difficile e piena di imprevisti, con la tua stessa santa devozione verso Dio. Pregheremo Geova di darti il Suo potente spirito per sostenerti consapevoli della veridicità di quanto promesso dal Creatore stesso in Isaia 41:13: "Io, Geova tuo Dio, afferro la tua destra, Colui che ti dice: ‘Non aver timore. Io stesso di sicuro ti aiuterò"'. Ti siamo fraternamente vicini rimanendo uniti a te nell'adorare "... l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle tenere misericordie e l’Iddio di ogni conforto, che ci conforta in tutta la nostra tribolazione ..." (2 Corinti 1:3,4) Tuoi conservi in fede - Redazione CTdG - |
A Repubblica è giunta una lettera firmata dal ragazzo sammarinese, testimone di Geova, affetto da leucemia e che per il suo credo religioso rifiuterebbe una trasfusione "che potrebbe salvargli la vita"
Una lettera scritta a computer e firmata a mano. E' il messaggio con cui il giovane sammarinese ricoverato al Sant'Orsola vuole replicare all'appello di alcuni genitori, preoccupati perché il suo credo religioso - lui è un Testimone di Geova - lo spingerebbe a rifiutare "una trasfusione che potrebbe salvargli la vita" (leggi l'appello).
Il ragazzo tiene a precisare alcune cose. "A differenza di quanto affermato da alcuni, tengo a precisare che il forte attaccamento che nutro per la vita mi ha portato a scegliere di curarmi in una struttura di eccellenza quale il Sant'Orsola di Bologna dove lo staff medico ha valutato le mie reali condizioni di salute, Sono state disposte opportune cure e sono state adottate mirate strategie terapeutiche rivelatesi al momento efficaci, premiando così gli sforzi e l'impegno dll'equipe medica che mi sta seguendo".
La lettera preosegue così: "Comprendo le preoccupazioni palesate da alcuni, sono pienamente cosciente che la malattia che sto affrontando non è "una passeggiata" ma confido pienamente nel buon esito delle terapie in corso. I desideri espressi da molti non collidono con il mio desiderio di vivere".
"Comunque - scrive ancora - il mio stato di salute è in netto miglioramento e confido quanto prima di poter tornare agli affetti della famiglia e a quello dei miei amici. Sto combattendo contro la leucemia, malattia devastante e dall'esito non sempre positivo, ma non intendo affatto arrendermi e con l'aiuto dei medici del Sant'Orsola sono certo di uscirne vincitore".
(16 ottobre 2010)
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/10/16/news/sono_attaccato_alla_vita_e_continuo_a_combattere-8125577/
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E’ malato di leucemia ma lui non desidera sottoporsi a nessuna trasfusione. Il motivo? E’ testimone di Geova. Si tratta di Matteo Felici, un ragazzo di 19 anni residente a San Marino.
Per ora sembra di no e lo conferma una lettera scritta da Felici stesso e indirizzata al Direttore del sito web San Marino Notizie: “Comprendo le preoccupazioni palesate da alcuni, ma i desideri espressi da molti non collidono con il mio desiderio di vivere. Comunque, il mio stato di salute è in netto miglioramento e confido quanto prima di poter tornare agli affetti della mia famiglia e a quello dei miei amici. Sto combattendo contro la leucemia, malattia devastante e dall’esito non sempre positivo, ma non intendo affatto arrendermi e con l’aiuto dei medici del Sant’Orsola sono certo di uscirne vincitore”.
Insomma, il ragazzo mantiene ferma la sua posizione e soprattutto l’amore nei confronti della sua fede. Per i Testimoni di Geova, infatti, accettare il sangue per salvare la vita equivale a rinnegare la fede, incorrere nella disapprovazione divina e disprezzare il provvedimento per la salvezza eterna che Dio ha disposto, cioè il prezioso sangue di Cristo.
I seguaci di questa religione si sforzano di vivere nella maniera più aderente possibile ai princìpi contenuti nella Bibbia. Tengono moltissimo alla moralità, condannando apertamente rapporti sessuali prematrimoniali, adulterio e rapporti omosessuali tanto che chi trasgredisce tali prinicipi viene espulso dalla congregazione.
Elisabetta Paladini
http://www.barimia.info/modules/article/view.article.php?35033
Sammarinese testimone di Geova rifiuta le trasfusioni: appello per salvarlo Un diciannovenne di San Marino, ricoverato a Bologna, rifiuta le trasfusioni perché testimone di Geova, e un gruppo di genitori presenta un appello per tentare di salvargli la vita. ''Un ragazzo sammarinese è attualmente ricoverato all'ospedale Sant'Orsola di Bologna con una diagnosi di leucemia - scrivono i genitori (i loro portavoce sono Massimo Rosti e Liliana Righi) - Il ragazzo è testimone di Geova, religione che gli vieta le trasfusioni di sangue, come scritto nella loro bibbia. Apprendiamo come scritto nella bibbia dei Testimoni di Geova, che rifiutando la trasfusione il ragazzo entrerà fra i 144mila eletti del regno e per questo motivo i familiari, insieme ai rappresentanti del regno, hanno formato un cordone impenetrabile che non permette ai parenti di altro credo o atei di poter parlare con il ragazzo, per poterlo convincere a ricevere la trasfusione per esigenze mediche''. http://www.sanmarinofixing.com/public/fixing/Sammarinese-testimone-di-Geovabrrifiuta-le-trasfusioni-appello-per-salvarlo-ita-a3233.php
17/10/2010
''Agli 'amici' del regno, che in questo momento gli sono vicini, che si rendano conto - prosegue l'appello - che il mondo degli eletti può attendere, che qualcuno faccia intercedere queste persone per tentare di salvarlo, perché comunque la guarigione da questa malattia non è sempre certa! Ma è giusto provarci fino in fondo''.
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