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2007-2015: Scrigno dei Tesori anno 9 !

Cari amici, arrivati all'anno 10... sentiamo il bisogno di una pausa. La promessa è stata mantenuta ("Almeno un post al giorno") ed ora c'è il meritato riposo.

E ALLORA? E' tutto finito? ma no, no... leggi QUI...

NB I contenuti di questo sito resteranno disponibili per circa 9 mesi, fino a fine estate*. I post resteranno comunque, anche dopo l'estate, ma gran parte dei collegamenti agli allegati non funzionerà più. Scaricate pure tutto quello che volete finchè sarà possibile farlo (ad esempio, tutti i post sull'adunanza annuale 2015 sono qui)

* Cancellazione contenuti prevista per domenica 11 settembre 2016 - ULTIMA DATA


lunedì 9 settembre 2013

I 'pericoli' dei 'social network'



(Proverbi 22:3) Accorto è chi ha visto la calamità e va a nascondersi, ma gli inesperti son passati oltre e devono subire la pena.


(Romani 12:1-21) Quindi vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare


parte 1

Dato che l'espressione 'social network' può far paura, ecco un paio di dettagli sul tema. Cosa sia un social network lo spiega bene Wikipedia. Ma aldilà delle definizioni teoriche, lo staff vede le cose in questo modo:
  1. l'essere umano è sociale e desidera comunicare con altri esseri umani
  2. alcuni esseri umani intraprendono iniziative in cui la comunicazione è essenziale per lo scopo stesso per cui tali iniziative sono nate: ad es. iniziative commerciali, campagne di sensibilizzazione e così via
I social network sono eccezionali strumenti di condivisione di pensieri, idee, proposte, contributi; di per sè sono ottimi veicoli per gli appartenenti al secondo gruppo (imprese, enti, associazioni, gruppi). Al suo interno trova collocazione anche lo Scrigno dei Tesori... che pertanto a ragione ha deciso di avvalersi delle potenzialità dei social network (o meglio del solo google+).

In realtà i social network hanno avuto un successo travolgente con gli appartenenti al primo gruppo (singole persone) ed è proprio in questo ambito che i pericoli non mancano. Pertanto il seguito di questo post si soffermerà solo su questo ultimo aspetto. Se la cosa non ti interessa, puoi tranquillamente interrompere qui la lettura.

parte 2

I motivi di questo successo sono tanti e sono legati, ad esempio, al senso di appagamento che molti hanno sentendosi parte di una comunità, alla piacevole sensazione che si ricava quando si può mettere a disposizione di altri propri pensieri e idee vedendo che questi le apprezzano, all'illusione di poter aver un sacco di amici che non si trovano nella realtà e così via. 

Proprio da questo deriva pertanto la pericolosità dei social network: essi fanno leva sul bisogno dell'essere umano di comunicare, di parlare di sè, gli offrono un mezzo semplicissimo per farlo e lo inducono a dimenticare che un conto è confidarsi con un caro amico in un luogo riservato, un conto diverso è dire quelle stesse cose in una corriera, in un caffè o addirittura nella pubblica piazza. Il social network è come uno spazio pubblicitario che, anzichè essere a disposizione dei colossi commerciali che pagano cifre da capogiro per assicurarsi che la pubblicità del loro prodotto sia collocata pochi secondi prima dell'inizio della partita di calcio, è aperto, in forma del tutto gratuita, a chiunque.

Per questo motivo i canali di social network sono e resteranno gratuiti: per invogliare quanti più utenti possibile ad entrare nel loro giro, perchè tutti essi pubblichino quanto più materiale possibile sulla loro vita e offrano spontaneamente quelle informazioni riservate e confidenziali che di solito, fino a qualche anno fa, chiunque custodiva gelosamente.

E lo scopo è facilmente intuibile: il gestore del social network ricava un profilo estremamente particolareggiato dei suoi utenti e può pertanto vendere queste informazioni a chiunque sia disposto a pagare per averle: innanzittuto agenzie di advertising (pubblicità) e poi... quanti altri desiderano conoscerci meglio? il governo, il mio attuale datore di lavoro, il mio futuro datore di lavoro (che magari vuole sapere qualcosa oltre le informazioni che gli dò), il delinquente e così via. Certo, non tutti compreranno queste informazioni, ma resta il fatto che sono io a divulgarle in forma epidemica, con ciò contravvenendo ad una elementare regola di buon senso: scrivo e lascio incustodito il mio diario personale, dove narro un pò tutto di me, cosa mi piace, cosa non mi piace, chi mi piace, chi trovo insopportabile, cosa faccio oggi, domani e in quella data, chi è la mia famiglia, che volti hanno i miei familiari e i miei amici, quando uscirò di casa per andare alla festa con gli amici e così via...

Insomma: se, conoscendo la pericolosità dei social network, ho fatto le mie riflessioni e ho adottato opportune precauzioni, significa che ne faccio uso consapevole. Ma se lo uso e basta perchè lo fanno tutti e mi guardano strano se non ho un account faccia-di-libro o cip-cip... beh, non devo stupirmi se mi viene continuamente ricordata la pericolosità dei social network. Perchè il pericolo maggiore è dato proprio dal fatto che il pericolo... non lo vedo.

Come diceva anni fa una pubblicità... "se lo conosci, lo eviti".



PS vedi anche i commenti a questo post

 





1 commento:

il Custode dello Scrigno ha detto...

Le note qui sopra rappresentano il pensiero dello staff e hanno richiesto di essere chiarite e uniformate tra i suoi membri per aprire le porte a google+.

Qualsiasi pensiero dei lettori sarà tenuto in debita considerazione, come sempre è accaduto fino ad oggi.