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2007-2015: Scrigno dei Tesori anno 9 !
Cari amici, arrivati all'anno 10... sentiamo il bisogno di una pausa. La promessa è stata mantenuta ("Almeno un post al giorno") ed ora c'è il meritato riposo.
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domenica 19 ottobre 2014
Meglio materiale cartaceo o tablet?
Quando leggiamo su schermo ricordiamo di meno. Ecco perché
Utilizzare un e-reader è sicuramente una valida soluzione per acquistare e leggere molti libri senza spendere una fortuna (e avere mensole piene di pesanti volumi). L'esperienza personale di tanti, confermata da diversi studi scientifici, tuttavia, ha mostrato come la lettura e lo studio su dispositivi elettronici (e-reader, tablet, pc, schermi) risulti più superficiale, e renda più difficile l'assorbimento di alcuni tipi di informazioni. Questo è il motivo per cui spesso, anche dopo un'attenta lettura e un intenso studio su e-reader, facciamo fatica a ricordare quanto abbiamo letto o appreso.
La ragione di questo fenomeno va ricercata nell'attività del cervello. Esso, infatti, di fronte a un testo elettronico, tende inevitabilmente a leggere in modo differente da quanto fa sulla carta stampata, scansionando il testo e saltando in continuazione nei luoghi testuali che reputiamo interessanti. Gli esperti chiamano questo comportamento "lettura non lineare", e si tratta per certi versi di una prassi che ci risulta utile quando, per esempio, leggiamo online, e riusciamo velocemente a individuare i punti del testo che ci interessano, gli argomenti correlati che vogliamo consultare, ecc. Ma si tratta, a tutti gli effetti, di un tipo di lettura differente.
Secondo i ricercatori dell'Università di San Jose la nostra modalità di lettura tende a cambiare quanto più leggiamo online o su dispositivi elettronici. Ciò specialmente quando fruiamo in questo modo di testi molto lunghi, come quelli di narrativa o saggistica, per i quali effettivamente la lettura su carta resterebbe l'opzione migliore.
Uno studio analogo, stavolta condotto dall'Università norvegese di Stravanger, ha sottoposto due gruppi da 50 partecipanti adulti a un test, che consisteva nel leggere un racconto giallo di 28 pagine - gli uni su carta e gli altri su un e-reader - e poi compilare un questionario dopo una settimana. Il risultato è stato che coloro che avevano letto il racconto su carta erano in misura maggiore capaci di rimettere in ordine cronologico le fasi della narrazione.
La parola chiave, quindi, sembra essere neuroplasticità, ovvero la capacità del nostro sistema nervoso di riadattarsi a seconda di nuove esigenze. Ma, per l'appunto, ci troveremo un giorno a scegliere a quale tipo di lettura di destinarci? In un certo senso. In teoria potremmo possedere entrambe le capacità, quella di leggere su carta e quella di leggere su supporto elettronico, riuscendo a passare facilmente dall'una all'altra. Ma serve senza dubbio molto esercizio, che potrà dare grandi risultati soprattutto nei più piccoli, dato che il cervello dei bambini risulta molto più plastico di quello degli adulti.
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