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2007-2015: Scrigno dei Tesori anno 9 !

Cari amici, arrivati all'anno 10... sentiamo il bisogno di una pausa. La promessa è stata mantenuta ("Almeno un post al giorno") ed ora c'è il meritato riposo.

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lunedì 13 febbraio 2012

Il nome divino - 22

... e un altro è questo:

COMMISSIONE PER IL CULTO DIVINO

Eminenza / Eccellenza,
La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha inviato l'allegata lettera contenente diverse direttive sull'uso del "Nome di Dio" nella sacra liturgia.
Diamo il benvenuto a questa guida per l'uso di una terminologia particolare per il Nome Divino, in quanto aiuta per enfatizzare la precisione teologica della nostra lingua e il rispetto appropriato per il nome di Dio che si è caratterizzata nella nostra tradizione. Mentre le direttive contenute qui non costringono le modifiche di testi liturgici ufficiali, compreso il nostro continuo lavoro della traduzione del Missale Romanum, editio typica tertia, che già seguono lo spirito delle direttive, potrebbe esserci un certo impatto sull'uso di pezzi particolari di musica liturgica nel nostro paese così come nella
composizione di testi variabili come ad esempio la preghiera universale per la celebrazione della Messa e gli altri sacramenti.
Questa istruzione dalla Congregazione offre anche l'opportunità di offrire per i fedeli della catechesi come un incoraggiamento a mostrare riverenza per il Nome di Dio nella vita quotidiana, sottolineando il potere del linguaggio come un atto di devozione e di culto.
Sinceramente Suo in Cristo.
 
Alla luce di quanto è stato esposto, le seguenti direttive devono cosi essere osservate:
1. nelle celebrazioni liturgiche, in canti e preghiere ne’ il nome di Dio e ne’ la sua forma abbreviata YHWH deve essere pronunciata.
2. per la traduzione dei testi biblici in lingua moderna, destinata per uso liturgico della Chiesa, che è già prescritta da n.41 dell'Istruzione Liturgiam authenticam deve essere seguito; che il tetagramma divino deve essere reso con l'equivalente Adonai/Kyrios: "Lord", "Signore","Seigneur","Herr", "Señor", etc…
3. traducendo nel contesto liturgico, testi nei quali è presente, uno dopo l'altro, sia in termini ebraico Adonai o il Tetagramma YHWH, Adonai deve essere tradotto con "SIGNORE" e la forma "DIO" deve essere usata al posto del tetagramma YHWH, lo stesso per la traduzione Greca e la traduzione latina della Vulgata.
Dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, 29 Giugno 2008.


(certo che viene da dire: "Poveretti..."
Grazie a F.
 

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