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2007-2015: Scrigno dei Tesori anno 9 !

Cari amici, arrivati all'anno 10... sentiamo il bisogno di una pausa. La promessa è stata mantenuta ("Almeno un post al giorno") ed ora c'è il meritato riposo.

E ALLORA? E' tutto finito? ma no, no... leggi QUI...

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giovedì 10 ottobre 2013

Uno come noi


Persone come noi!

il Custode dello Scrigno






Da: Lorenzo S.

Cari amici,
ieri ho conosciuto una della persone piu interessanti che abbia mai incontrato.
E' un 'mbudu', cioe un bianco nato e cresciuto in Africa. Vi raccontero' della sua avventurosissima vita e di come e' passato da essere contrabbandiere di avorio a contrabbandare letteratura in Malawi durante il bando quando torno, in cambio magari di un invito a cena ;)

Oggi era invitato a pranzo in betel e, visto che dista 15km e sono a piedi, sono partito 3 ore prima facendo testimonianza stradale e distribuendo gli inviti per l'assemblea di questo fine settimana lungo il tragitto.
Fermo un uomo ben vestito che parla un eccellente inglese e lavora per una delle ambasciate. Dopo aver accettato invito e riviste mi dice 'visto che andiamo nella stessa direzione, perche non camminiamo un po insieme e mi parli della bibbia?' ed e' cosi che abbiamo studiato due capitoli interi del nuovo opuscolo 'Una buona notizia da Dio', con domande, risposte e citazioni bibliche camminando per strada! Ovviamente nel tragitto fermavo tutti quelli che incontravamo per lasciare invito e riviste e lui mi faceva da interprete con quelli che parlavano solo Chichewa. Dopo un po aveva imparato la presentazione cosi bene che faceva tutto da solo, se la persona parlava inglese era mia, altrimenti sua. Alla fine ha distribuito piu inviti e riviste di me!!! 

Appena ci siamo separati ho fermato un altro uomo che, dopo aver accettato la letteratura, mi ha detto ' ho sempre voluto studiare con i Testimoni di Geova, ma per rispetto verso Dio voglio prima andare a casa, fare una doccia e cambiarmi'. Gli ho dato l'indirizzo della betel e un appuntamento al cancello per le 2 dopo pranzo. Alle 12.45 un fratello viene al mio tavolo e mi dice che c'e un uomo che chiede di me alla reception della betel.
Era lui, lavato, profumato, in giacca e cravatta che mi dice 'scusa ma ho letto l'opuscolo che mi hai dato e non potevo aspettare oltre, vorrei studiarlo con te'
Si era letto in poche ore a casa tutto l'opuscolo e aveva scritto ai margini le scritture citate!
Cosi' ci siamo seduti sull'erba sotto un albero di acacia nel giardino della betel. Lo studio e' durato quasi tre ore perche ogni volta che dicevo 'credo che per oggi sia abbastanza' lui rispondeva 'solo un altro paragrafo'.
Alla fine dello studio mi abbraccia e dice 'questo e' il giorno piu bello della mia vita e questa e' la verita'! 
'Cosa devo fare per essere un Testimone di Geova?'  
Abbiamo appuntamento per domani mattina alle 7 sotto l'albero di acacia.

Un abbraccio a tutti

Lorenzo


ps. mentre da noi c'e' l'uomo nero, qui ai bambini che non fanno i bravi dicono 'se non ti comporti bene viene 'mzungu' (l'uomo bianco) e ti porta via!! :)  quanto e' strano il mondo?!?

Da: Lorenzo S.


Cari amici,
ora che ho un momento tranquillo, seduto sotto un albero masticando canna da zucchero, ovviamente dolcissima (ne porterò un pò con me quando torno..), vi racconto degli ultimi sviluppi.

Vi ricordate del ragazzo di cui vi parlavo nell'ultima mail? Quello che disse che il giorno del suo primo studio era il giorno più bello della sua vita?
Il suo nome è 'Brave', che significa 'Impavido' e, alla luce degli ultimi avvenimenti, sembra essere un nome piuttosto azzeccato.

Abbiamo avuto il nostro primo studio sotto l'albero di acacia Lunedì. Il giorno seguente, Martedì, nel cuore della notte, vengo svegliato di soprassalto da un vigoroso bussare alla porta. C'erano tre uomini. Lui accompagnato da  due anziani di congregazione.

Qui in Malawi esistono un centinaio di tribù, o gruppi etnici se preferite. Quando un ragazzo lascia il suo villaggio per andare a cercare lavoro e una vita migliore in "città" viene accolto dai membri della sua tribù già in città che gli danno alloggio e lo aiutano a trovare lavoro. Senza il loro aiuto, chiunque provenga dai villaggi (che di solito possiede solo i vestiti che indossa) non potrebbe sopravvivere più di qualche giorno. Essere accettati dal proprio gruppo tribale quando si arriva in città è letteralmente questione di vita o di morte. Ogni gruppo tribale cittadino ha un suo capo tribù, una figura importante ed influente, rispettato e temuto dal resto della tribù, che può decidere le sorti di ogni membro.

Brave è arrivato qui a Lilongwe (la capitale del Malawi) 2 mesi fa da un piccolo villaggio a oriente, verso il grande lago Malawi. E' rimasto orfano di entrambi i genitori per un incidente stradale quando aveva solo un anno, quindi ha dovuto sopravvivere letteralmente con le unghie e con i denti. Nei villaggi, comunque, è più facile perchè sono quasi tutti in qualche modo imparentati e gli abitanti del suo villaggio si sono presi cura del piccolo orfano. Ora, all'età di 25 anni, si è trasferito in città e per trovare alloggio, lavoro e poter sopravvivere, dipende totalmente dal suo gruppo tribale in città.

Ed eccoci all'inaspettata visita nel cuore della notte.

Brave mi spiega che quello stesso giorno il suo gruppo tribale aveva organizzato una grande festa a cui tutti i membri della tribù dovevano partecipare. Queste celebrazioni, però, sono piene di riti magici e pratiche spiritiche. Dopo solo due studi, Brave aveva capito di tenersi lontano da tali pratiche e si è rifiutato di partecipare.
Era la prima volta in assoluto nella storia della tribù che qualcuno si rifiutasse, la cosa ha causato un grande trambusto e alla fine Brave è stato cacciato.
Senza casa nè lavoro è andato nell'unico posto amichevole chee conosceva, la betel, raccontando al sua storia e dicendo che studiava con me. La betel ha incaricato due anziani di verificare la sua versione ed eccoli, nel cuore della notte, alla mia porta.

Per prima cosa, ovviamente, ho chiesto agli anziani di usare i loro contatti in città per controllare con discrezione che la storia fosse vera (c'è sempre il pericolo in questi paesi che la gente, per quanto sembri onesta e sincera, si inventi storie per spillare soldi agli stranieri).

Era vera.

Quella notte ha dormito nella casa del custode di una delle sale del regno qui vicino e il giorno seguente, Mercoledì, insieme a un fratello che faceva da interprete, siamo andati dal capo tribù.

Per mostrare rispetto a una persona autorevole c'è un elaborato cerimoniale di saluto che mi sono fatto insegnare: ci si guarda prima negli occhi, quando l'interlocutore sorride si piegano le mani a coppa e si congiungono una sull'altra a formare una sfera, simbolo di amicizia, accompagnato da un leggero inchino con la testa. Se la persona fa altrettanto, si allunga la mano destra per stringere la sua, sostenendo il gomito con la sinistra. Dopo la stretta di mano, la mano sinistra, simbolo di duplicità e falsità, va tenuta per l'intera conversazione dietro la schiena.

Il capo tribù ha sembrato apprezzare la dimostrazione di rispetto, soprattutto da parte di un semplice Mzungu (uomo bianco) e la conversazione è stata piacevole e rilassata.

Volevo fargli capire che, con la sua decisione, Brave non voleva in nessun modo mancargli di rispetto. Come esempio ho usato proprio il loro senso di gerarchia. Nelle tribù l'autorità aumenta con l'età.

Gli ho chiesto: "Lei ama suo padre?"
"Certo!"
"Se suo padre le chiedesse di andare per lui in un villaggio vicino a comprare delle cose, lo farebbe?"
"Ovviamente"
"Se suo nonno le chiedesse nello stesso giorno di aiutarlo in giardino, cosa farebbe?"
"Aiuterei il nonno in giardino"
"Perchè?"
"Perchè il nonno ha un'autorità maggiore"
"Significa questo che non ripetta più suo padre?"
"Certo che no, mio padre capirebbe e approverebbe, il nonno ha più autorità"
A questo punto, essendo un uomo intelligente, aveva già capito dove volevo arrivare e ha sorriso.

Mi ha detto che, anche se capiva la decisione di Brave, era suo dovere in qualità di capo tribù, di proteggere e far rispettare le tradizioni tribali.
Quello che in realtà voleva dire è che se avesse lasciato Brave fare quello che voleva, in breve tempo altri avrebbero sfidato la sua autorità e avrebbe perso la sua posizione di prestigio.

In questi ultimi due giorni Brave ha dormito nella casa del custode e, dietro sua richiesta, abbiamo tenuto il nostro studio due volte AL GIORNO, mattina e pomeriggio, finendo l'ospuscolo in 5 giorni.
Gli ho regalato il libro 'Cosa insegna la Bibbia' che ha già quasi finito di leggere.

Purtroppo non c'è stata altra soluzione che comprargli il biglietto del minivan per tornare nel suo villaggio. Abbiamo già contattato i fratelli del posto che si prenderanno cura di lui e continueranno lo studio.

Ieri sera, quando l'ho accompagnato alla "stazione dei minivan" mi ha detto:
"Non preoccuparti, non ho rimpianti, anzi. Forse un giorno tornerò in città a cercare una vita migliore ma per ora la cosa più importante è imparare più possibile su Geova e battezzarmi come suo servitore".
Volevo condividere questa storia con voi, sperando che vi incoraggi come ha incoraggiato me.
Un salutone
Lorenzo
Ps. Oltre alla canna da zucchero da masticare ho scoperto anche che il frutto del Baobab è delizioso!
Per la gioia della maggior parte di noi, esiste anche un frutto alcolico! Si chiama Amarula o Frutto degli Elefanti perchè ne sono molti ghiotti e dopo una scorpacciata puntualmente crollano a terra ubriachi!!! Porterò a casa un paio di bottiglie del succo che ci fanno, sembra Bayliss...
   
 Ciaoooooooooooooooooooooooooooo



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